MANIFESTAZIONE PER LA LIBERTA' - ROMA 2 DICEMBRE 2006

Roma 2 dicembre 2006, una data che lascerà un preciso ricordo nel cuore degli italiani, una precisa sconfitta nelle menti dei sinistroidi e dei compagni di governo.
2 milioni di persone, (noi c'eravamo e possiamo confermare) che sfilano per tutta Roma in 3, anzi meglio 4, mastodontici cortei.
C’è quelle del circo Massimo targato FI AN e lega, poi quello di Fiamma Tricolore, e non mancano i giovani di Azione Giovani e di Forza Italia.
Un altro corteo invece, trova subito posto in Piazza San Giovanni, un corteo di persone che vogliono arrivare per primi per trovare posto in prima fila.
Alle 15.00 metà della piazza è già stracolma.
Le adesioni sono state molteplici.
C’è tutta Forza Italia tutta AN, la Fiamma e i rispettivi gruppi giovanili, poi i pensionati il Mis con Rauti i Radicali liberi i Nuovi Socialisti la Lega lombarda e altri gruppi secessionisti di ogni genere.
Non mancano poi i Monarchici e gruppi di diversi schieramenti dei repubblicani in ogni salsa, e più ne hai e più ne metti.
Certo è che per arrivare a due milioni, significa che l’adesione spontanea è stata veramente incisiva e partecipativa.
Silvio si fa aspettare in piazza san Giovanni, mentre Fini giuda in testa al corteo seduto su un motorino.
Frasi e motti fanno rintronare la voce in tutta la città, il più gettonato è stato sicuramente quello “E chi non salta è comunista” seguito da “ Forza e Coraggio Prodi è di Passaggio”.
Anche la goliardia non manca, c’è il carro di Viareggio con la faccia di Prodi, seguito da un carro trainato da asini con la caricatura di D’Alema e tanti altri striscioni e cartelli satirici e molto irrequieti.
Arrivati in piazza San Giovanni, una folla oceanica accoglie Silvio.
Inizia subito a Parlare Berlusconi: VOGLIAMO L’ITALIA DELLA LIBERTA’.
‘’Noi vogliamo tornare al piu’ presto al governo dell’Italia per finire il lavoro che abbiamo fatto bene per 5 anni.
Noi vogliamo l’Italia della liberta’.
Viva l’Italia, viva la liberta’ ‘’.
Con queste parole il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha chiuso il suo intervento sul palco di piazza San Giovanni.
‘’Noi abbiamo lavorato insieme per lo stesso futuro di liberta’.
Noi qui siamo gia’ il partito unitario, il partito della liberta”’ aveva detto in precedenza. ‘’Chiediamo, pretendiamo, esigiamo riconteggio di tutte le schede elettorali’’.
Berlusconi aggiunge: ‘’Le loro scuse sono ignobili, false e grottesche.
Ci accusano di aver tentato un colpo di Stato e di avere fatto dei brogli.
Li hanno fatti loro ed e’ storicamente provato che hanno insegnato a farli ai propri militanti’’.
‘’Nella nostra concezione, prima vengono gli elettori, le donne, gli uomini e solo dopo i partiti e i loro leader: la nostra idea dei partiti e’ quella che nascono dai cittadini legati ai valori: e’ il popolo che sceglie il leader non i leader che scelgono il popolo’’ ha detto ancora il presidente di Forza Italia.
Fini: Qui, come dieci anni fa, ricomincia la riscossa.
Come dieci anni fa ribadiamo che la Cdl e’ destinata a vincere e a dimostrare che la sinistra sara’ battuta, ne siamo certi’’.
Cosi’ il presidente di An Gianfranco Fini ha chiuso il suo intervento.
BOSSI A NAPOLITANO, LA GENTE VUOL TORNARE AL VOTO.
Lo dico al nostro caro presidente Napolitano.
La gente vuole andare a votare.
Questo governo delegittimato deve andare a casa.
E’ un governo vergognoso e insopportabile’’.
Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi circondato sul palco da Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini.