L'ITALIA CHE VOGLIAMO... ECCOLA IN CINQUE PUNTI BEN PRECISI...

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SICUREZZA
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, vogliamo un’Italia sicura.
Vogliamo che lo Stato destini all’ordine pubblico, ben più dell’attuale 4,6% del suo bilancio.
Proponiamo di potenziare le forze dell’ordine, nella lotta alla criminalità.
Chiediamo drastici interventi per combattere l’immigrazione clandestina, che ha ormai superato ogni limite di tolleranza.
TASSE
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, vogliamo abbassare l’intollerabile pressione fiscale, che l’attuale governo ha fatto salire oltre il 43% del nostro reddito.
Ci batteremo con tutte le nostre forze, perché le tasse non superino un terzo del reddito di ogni cittadino, riformando l’apparato dello Stato, eliminando le voci inutili ed improduttive della spesa pubblica.
Ridurre il peso delle imposte è la prima grande liberalizzazione che questo paese attende.
FAMIGLIA E LAVORO
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, vogliamo che la famiglia torni ad essere il cuore pulsante della società.
Proponiamo una politica di sostegni materiali e maggiori opportunità di lavoro, che aiutino i giovani a formare una famiglia, riappropriandosi del sogno di avere figli.
Chiediamo provvedimenti concreti di sostegno per la maternità, asili nido accessibili a tutti, l’abolizione dell’ici sulla prima casa.
SANITA’
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, proponiamo di iniziare la grande opera di risanamento del sistema sanitario pubblico, ormai giunto ad una insopportabile inefficienza.
Chiediamo che sia messo al primo posto il rispetto per il malato, che si scelgano amministratori di alto profilo professionale, che si punisca l’incapacità, l’incompetenza e la corruzione.
Vogliamo che si ritorni a premiare il lavoro e l’efficienza.
Chiediamo trasparenza nei bilanci, l’eliminazione degli sprechi e burocrazia più snella.
ENERGIA
Basta, con la demagogia che ha portato l’Italia a dipendere dall’estero nel settore dell’energia, impoverendo le imprese e le famiglie italiane.
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, chiediamo che torni ad essere una priorità la realizzazione di centrali nucleari sicure, che si realizzi una rete di rigassificatori sul territorio nel rispetto dell’ambiente, che si investa nella ricerca per riprendere il cammino dello sviluppo nella sicurezza.
E ANCORA…
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, vogliamo che riparta il cammino delle grandi opere interrotto dal governo Prodi, con effetti disastrosi e che il progetto dell’alta velocità torni ad essere una priorità, collegando l’Italia al resto dell’Europa.
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, chiediamo di abbattere i costi della pubblica amministrazione, troppo elevati rispetto alla loro efficienza e di punire gli assenteisti e i fannulloni.
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, vogliamo diminuire il numero dei deputati, eliminare le Province, combattere lo scandaloso abuso delle consulenze negli enti locali e le spese inutili.
Noi CIRCOLI DELLA LIBERTA’, vogliamo che la politica torni ad essere il valore ideale, per il quale impegnarsi con orgoglio.

IL NOSTRO CIRCOLO HA CONSEGNATO AL VESCOVO DELLA DIOCESI DI VENTIMIGLIA-SANREMO, S.E. MONSIGNOR ALBERTO MARIA CAREGGIO, UNA LETTERA DI M. V. BRAMBILLA

Si è svolto questa mattina a Sanremo, presso la Villa Giovanna D’Arco, l’incontro tra una rappresentanza del CIRCOLO DELLA LIBERTA’ “NOI GENTE COMUNE ed il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, S.E. Monsignor Alberto Maria Careggio.
Diversi i temi dibattuti, dal ruolo centrale e fondamentale della famiglia tradizionale, alla salvaguardia delle nostre tradizioni culturali e cristiane, con particolare riferimento alla vicenda della Madonnina dell’asilo di Diano Marina, prima “spostata” nelle cucine e poi, grazie anche all’intervento del Circolo “NOI GENTE COMUNE”, tornata al suo posto.
Il Presidente Nazionale Michela Vittoria Brambilla, ha poi presentato il lavoro svolto sino ad oggi dai CIRCOLI DELLA LIBERTA’, con la seguente lettera che è stata consegnata al Vescovo.

Cari amici,
mi spiace che, per precedenti e purtroppo inderogabili impegni, non possa essere qui con voi oggi a questo interessante incontro con S.E. monsignor Alberto Maria Careggio, vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, a cui vi prego di portare i miei più cordiali saluti.

Sono certa, cari amici del Circolo della Libertà “Noi gente comune”, che non mancherà l’occasione - mi auguro al più presto - per vederci e per confrontare le nostre idee sull’avventura che abbiamo iniziato: i Circoli della Libertà.

Un’avventura che sta acquisendo sempre più consensi e sempre più concretezza nel panorama politico nazionale.
Sono lieta di sapere che anche voi eravate presenti al primo meeting nazionale dei Circoli della Libertà, che si è tenuto a Roma sabato scorso. Ho apprezzato molto il vostro sostegno e la vostra partecipazione!
Eravamo in 15.000! Le parole che ci ha rivolto il presidente Berlusconi devono essere per tutti noi fonte di grande slancio ed energia, per affrontare le battaglie che ci aspettano e che saranno sempre più importanti. Consiglio a tutti di rileggere il bellissimo discorso sulla Libertà che il presidente ha tenuto nel 1994, quando da imprenditore è sceso in campo, e che ha ripetuto durante il meeting: lo trovate sul “Giornale della Libertà” uscito venerdì 5 ottobre.

E proprio in nome della Libertà, in questo primo anno di vita, abbiamo già portato avanti tante iniziative, manifestazioni, campagne... Tutte rivolte ai bisogni concreti, ai problemi reali dei cittadini, che sono stanchi di essere solo spettatori nella costruzione del loro futuro, usati dalla politica e poi messi da parte, oppressi dalle tasse e abbandonati di fronte alle necessità.

Per questo sono nati i Circoli della Libertà. Fin dall’inizio il nostro obiettivo è stato quello di rappresentare quella parte del Paese che oggi non ha voce.

E sono molti i temi su cui ci stiamo impegnando. La sanità, per esempio. Da alcuni mesi abbiamo lanciato una campagna che prevede la realizzazione di presidi per monitorare l’efficienza degli ospedali del nostro Paese.

Da non dimenticare è pure l’importante raccolta firme per rendere trasparenti le spese pubbliche e presentare al Parlamento una petizione popolare che chieda la riduzione dei costi delle istituzioni, degli apparati dello Stato e degli enti locali.

E poi la sicurezza: da tempo, ormai, ci stiamo battendo, attraverso una raccolta di firme, contro il ddl delega sull’immigrazione, recentemente approvato dal consiglio dei ministri, che rischia di aumentare la clandestinità, e quindi la criminalità, nel nostro Paese.

Anche sul fronte del lavoro ci siamo dati da fare, attraverso una campagna informativa sul Tfr. Il Governo, dopo avere stabilito nuove regole in materia di trattamento di fine rapporto, ha lasciato i lavoratori soli in balia della loro scelta. Per questo noi abbiamo allestito banchetti in tutta Italia, dove abbiamo distribuito brochure informative gratuite ed esaurienti.

I Circoli della Libertà, poi, stanno prestando sempre più attenzione anche ai giovani e alle problematiche che li toccano da vicino. Come ben sapete, ci stiamo facendo promotori di un progetto di legge che porti la prevenzione contro la tossicodipendenza nelle scuole italiane.

Vi ringrazio del vostro entusiasmo, del supporto che darete alle nostre campagne e del contributo che certamente offrirete ai nostri due canali di informazione, Il Giornale e la Tv della Libertà, segnalandoci le vostre iniziative, le problematiche territoriali e le battaglie che vi vedranno protagonisti.

I Circoli della Libertà continueranno a battersi nell’interesse dei cittadini. I nostri numeri sono la nostra forza, uniti all’impegno di difendere la libertà personale, sociale, economica e politica.
Se i nostri Circoli, come appunto sta avvenendo, si diffonderanno sempre di più in tutta Italia, ecco che avremo messo i mattoni per una forza capace non solo di acquisire consensi, ma anche di combattere e di vincere qualsiasi tipo di battaglia.

Buon lavoro e grazie di tutto! Siete voi la forza dei Circoli della Libertà.

Un caro saluto,
Michela Vittoria Brambilla

IL CIRCOLO DELLA LIBERTA’ “NOI GENTE COMUNE” INCONTRA IL VESCOVO DELLA DIOCESI DI VENTIMIGLIA-SANREMO, S.E. MONSIGNOR ALBERTO MARIA CAREGGIO

Lunedì 22 Ottobre alle ore 10, il Circolo della Libertà “NOI GENTE COMUNE” di Sanremo, incontra il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, S.E. Monsignor Alberto Maria Careggio.
Durante l’incontro il Presidente del Circolo Luca D’Amore, leggerà un messaggio inviato al Vescovo, dalla Presidente dell’Associazione Nazionale Circoli della Libertà, Michela Vittoria Brambilla.
La nostra delegazione illustrerà al Vescovo l’operato del Circolo, atto anche a salvaguardare le radici culturali e cristiane dell’Occidente.
Noi siamo, infatti, fortemente allarmati per la perdita d’identità dell’Occidente, nel momento in cui l’Europa ha deciso di escludere dal preambolo alla propria costituzione, il richiamo alle radici cristiane del continente.
L’Occidente vive una crisi d’identità e di valori anche spirituali e questa situazione è tra le cause della crisi politica, che è prima di tutto, crisi d’identità.
Manifestazioni di questi scompensi sono il relativismo ed il laicismo sempre più spinto.
Altro elemento di difficoltà dell’Occidente è la debolezza nel rispondere agli attacchi del fondamentalismo islamico.
Non si tratta d’essere aggressivi, ma soltanto di richiamare tutti a quei valori ed impegni, senza i quali perderemo inevitabilmente la nostra identità e la nostra Libertà.

Un argomento di riflessione importante quindi non solo per i credenti, ma anche per quelle persone che pur dichiarandosi non credenti, vogliono difendere i valori culturali e cristiani dell’Occidente, seguendo l’esempio della compianta scrittrice Oriana Fallaci, che amava sostenere "Io sono un'atea cristiana.[.. ] E lo sono perché il discorso che sta alla base del cristianesimo mi piace. Mi convince. Mi seduce a tal punto che non vi trovo alcun contrasto col mio ateismo e il mio laicismo. Parlo del discorso fatto da Gesù di Nazareth, che scavalcando la metafisica si concentra sull'Uomo. Che riconoscendo il libero arbitrio cioè rivendicando la coscienza dell'Uomo ci rende responsabili delle nostre azioni, padroni del nostro destino. Ci vedo un inno alla Ragione, al raziocinio, in quel discorso. E poiché ove c'è raziocinio c'è scelta, ove c'è scelta c'è libertà, ci vedo un inno alla Libertà”.
RASSEGNA STAMPA:

GAZEBO A SANREMO IN DIRETTA CON LA TV DELLA LIBERTA’, ARGOMENTO PRINCIPALE DEL 2° GIORNO VENERDI’ 12 OTTOBRE, OMICIDIO MULTARI

Luca D'Amore apre il collegamento lamentando un traumatico risveglio...
Alle 5 esatte del mattino, sono stato bruscamente svegliato, da canti e litanie varie, amplificate da megafoni, provenienti dal campo sportivo di Pian di Poma...
Il Comune ha infatti concesso, a totale insaputa della gente, l'area ai Musulmani per la fine del ramadam, ma chi non è Musulmano e deve alzarsi alle 7 per andare al lavoro è giusto che debba subire questo "regalo"?

E poi continua parlando dell'omicidio di Maria Antonietta Multari...
Il CIRCOLO DELLA LIBERTA’ “NOI GENTE COMUNE” è intervenuto in data 3 Settembre 2007, con uno speciale realizzato con la “TV DELLA LIBERTA’”, sull’efferato omicidio di Maria Antonietta Multari, da parte di Luca Delfino.
In quell’occasione abbiamo promesso di NON DIMENTICARE Maria Antonietta e di continuare a “vigilare” sul caso, onde evitare che sia fatta l’ennesima “schifezzuola” giudiziaria all’italiana!
Sono passate poche settimane, ma già cominciano ad emergere elementi davvero allarmanti.
E’ in atto una vera campagna, anche mediatica, per rivalutare la figura di Luca Delfino, per portarlo in “carrozza” alla semi-infermità mentale e per screditare i genitori della povera Maria Antonietta.

Partiamo da Luca Delfino.
Luca Delfino ha chiesto di parlare con un religioso ed ha ricevuto la visita di un parroco colombiano di Sanremo, al quale ha continuato a dire di non sapere quanto successo e di non ricordare nulla.
Ottima mossa, l’incontro con un religioso lo pone in un’alea “buonista” di “sereno pentimento” e confermare anche al sacerdote di non ricordarsi nulla, avvalora la sua tesi di purezza e di trasparenza, davanti all’opinione pubblica.
Delfino continua a lamentarsi del regime carcerario e delle minacce ricevute dai vari detenuti, il suo avvocato Lamonaca dice che è trasandato, che ha capelli e barba lunga, che resta sempre in cella e tutto per dare l’impressione di una povera persona, privata anche dei diritti più elementari.
L’oggetto delle sue colpe deve passare in secondo piano, in fondo aggiungiamo noi, che cosa ha fatto Delfino di così malvagio, ha “solo” trucidato selvaggiamente, con “appena” 44 coltellate, una ragazza inerme ed indifesa.
Il suo dirimpettaio di cella gli avrebbe addirittura tirato un accendino (!), gesto davvero ignobile, ma come può permettersi un essere umano di tirare un accendino ad una così bella persona come Delfino?
Si è anche saputo che Delfino era in ansia perché non vedeva da qualche tempo il suo avvocato, ottima mossa anche questa, Delfino descritto da tutti i giornali come un brutale e feroce assassino è capace di provare sentimenti, di provare “ansia”, come tutti i comuni mortali.
Delfino vuole incontrare suo padre, gli scrive una toccante lettera, ed anche in questo caso prova “ansia” nel non vederlo e nel sentire che ai colloqui chiamano sempre e solo gli altri detenuti (lì raggiungiamo davvero livelli da libro Cuore), un bravo figliolo insomma, il figliolo che tutti noi vorremmo avere.
Quando si trattava di colpire a morte le sue vittime invece Delfino non era ansioso, anzi…
E ancora Delfino prova forti dolori alla mano ferita, che dopo una visita a Savona non è stata più curata, questo ancora per generare pietismo nei suo confronti, l’Italia come sappiamo è un paese di garantisti e crocerossine ed il suo avvocato Lamonaca, conferma di aver addirittura visto la mano di Delfino ancora gonfia e dolorante…
L’attenzione pubblica quindi si deve concentrare sulla povera mano e non su quello che quella mano ha fatto!
Non dimentichiamoci che con quella mano Delfino ha “solo” impugnato un coltello ed ha inferto 44 coltellate alla sua ex fidanzata...

Ed infine ecco il “colpo di teatro”, quello che ancora mancava, Delfino si lamenta e si permette di esprimere giudizi negativi nei confronti dei genitori di Maria Antonietta, rei di non aver aperto la lettera, che ha mandato loro suo padre.
Il problema quindi non è più quello di dare una giusta e severa pena a Delfino, i veri colpevoli di tutta questa storia sono i genitori di Maria Antonietta, che addirittura si rifiutano di leggere una lettera del “povero” papà del carnefice della loro figlia.
E tutto questo mentre sui giornali esce, guarda caso, l’accusa a Rocco e Rosa Multari, di andare in TV per denaro…
Ma come, con tutta la “fatica” che la povera “vittima” Luca Delfino ha fatto per ammazzare la loro figlia, ben 44 coltellate, che gli sono costate anche il ferimento della mano e forse, almeno qualche mese di galera in condizioni disagiate, adesso i genitori di Maria Antonietta vanno in Tv per soldi?
…A questo punto siamo pronti a tutto e non ci stupiremo se a Delfino, oltre al riconoscimento dell’infermità mentale, sarà anche intitolata un’aula del Senato, come al suo illustre concittadino Carlo Giuliani, premiato per aver perso la vita, nel “nobile” ed estremo tentativo di colpire un Carabiniere con un estintore, durante il G8 di Genova e lì un’inquietante collegamento c’è già, il magistrato Enrico Zucca, che non ha fatto incarcerare Delfino, dopo il primo delitto è lo stesso che sta indagando sui fatti del G8…


Seguono gli interventi di Denis Signorello sulla sicurezza, Ivo Torrequadra su accattonaggio e mendicanti, Diego Amalberti che sulla base della legge regionale 223 chiederà lo status di clandestino, Luca De Fort su segnaletica stradale ed inquinamento spiagge e Marco Balestreri sull'accademia della canzone.

EBBENE CARI AMICI, VOI NON CI CREDERETE, IN QUESTI 2 GIORNI ABBIAMO SOPRATTUTTO PARLATO DI LEGALITA', CHIESTO PIU' CONTROLLI E PIU' ATTENZIONI DA PARTE DEL COMUNE ED I CONTROLLI SONO IN EFFETTI PUNTUALMENTE ARRIVATI...
A CHI?
MA A NOI!!!
SI, A NOI, IL COMUNE HA MANDATO I VIGILI URBANI A VERIFICARE SE IL NOSTRO GAZEBO FOSSE PERFETTAMENTE IN REGOLA COI PERMESSI E TUTTO MENTRE A POCHE DECINE DI METRI, CONTINUAVANO INDISTURBATI A LAVORARE I SOLITI VENDITORI ABUSIVI...
QUESTA E' L'ITALIA AMICI, NON SCANDALIZZIAMOCI!!!
LA BRAVA GENTE NON VA PIU' DI MODA...

RASSEGNA STAMPA:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=212703

http://www.rivieranews.it/it/internal.php?news_code=49094

http://www.rivieranews.it/it/internal.php?news_code=49317

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12 Ottobre 2007 - collegamento GAZEBO

GAZEBO A SANREMO IN DIRETTA CON LA TV DELLA LIBERTA’, ARGOMENTO PRINCIPALE DEL 1° GIORNO GIOVEDI’ 11 OTTOBRE, COMMERCIO ABUSIVO

Luca D'Amore apre il collegamento dalla passeggiata Imperatrice di Sanremo con una proposta un pò provocatoria...
Invito il Comune a sostituire la qui vicina statua della Primavera, simbolo della nostra città, con una statua dell'autunno, perchè la Primavera è passata, oggi purtroppo Sanremo è sinonimo di decadenza...

E ancora...
Sanremo è la città del Festival?
Sanremo è la città del Casinò?
Sanremo è la città dei fiori?
Sanremo è la città del clima mite?
Anche, sì anche, perché oggi Sanremo è diventata soprattutto la città del commercio abusivo, un vero e proprio PORTO FRANCO DELL’ILLEGALITA’!
Ogni giorno a Sanremo prendono infatti “lavoro” centinaia di venditori abusivi, con articoli di tutti i generi, dai capi d’abbigliamento agli accendini e qui si riversano ogni giorno migliaia di compratori, dalla vicina Francia e dalle città limitrofe della Liguria, dove questo fenomeno è stato debellato.
L’economia cittadina quindi “gira”, anche grazie al commercio abusivo, che è in grado di convogliare in città, molte più persone di una qualsiasi altra manifestazione ed i venditori abusivi sono diventati, di fatto, per numero e per fatturato, la prima azienda cittadina.
Non ci sarebbe da stupirsi se fosse presto istituito, anche uno specifico assessorato, “ASSESSORATO AL COMMERCIO TURISTICO-ABUSIVO’” e con questo non vogliamo puntare il dito esclusivamente contro l’attuale amministrazione comunale, poiché il “sistema” è in uso già da parecchi anni, anche se adesso ha effettivamente raggiunto livelli d’assoluta pericolosità, sia per la cittadinanza, che per i tutori delle forze dell’ordine.
Prendiamo ad esempio Piazza Eroi Sanremesi, ormai ribattezzata “Piazza Eroi Senegalesi”, il sito dove il martedì ed il sabato si svolge il mercato e dove si concentrano nello stesso momento, la gran parte dei venditori abusivi e degli acquirenti.
Abbiamo assistito ad inseguimenti tra la folla, che sono costati seri infortuni ed ossa rotte a quei poveri cittadini, letteralmente investiti da “marcantoni” alti quasi due metri…
Abbiamo assistito ad autentici linciaggi da parte dei venditori abusivi, nei confronti dei tutori delle forze dell’ordine, che sono ormai in netta minoranza e che non riescono più ad arginare il fenomeno…


E poi siamo davanti ad una vera e propria INGIUSTIZIA SOCIALE E MORALE, nei confronti di chi lavora rispettando le regole…
I venditori abusivi sono a tutti gli effetti dei lavoratori, con meno diritti rispetto agli altri, questo è vero, orari, riposi, ferie, infortuni, malattie, sono per loro un’autentica utopia e a tal proposito perché istituzioni come i sindacati non intervengono, davanti ad un simile sfruttamento di veri e propri “operai non legalizzati del malaffare”, ridotti in uno stato d’autentica schiavitù?
Perché se io da imprenditore mi permetto di far lavorare qualcuno in nero passo dei guai inenarrabili, mentre in questo caso il lavoro nero è svolto palesemente sotto il sole?
E gli studi di settore?
Chi guadagna meno deve “adeguarsi” e pagare quindi le tasse sulla base d’entrate che in realtà non ci sono e per questo io ho dovuto anche chiudere un’attività, perché invece questi particolari venditori ne restano immuni?
E l’INPS?
Per un omesso pagamento di 10 anni fa, mi ritrovo a dover pagare oggi, tra interessi e sanzioni migliaia di Euro, perché loro ne sono esentati?
E le tasse?
Con che faccia tosta dicono a noi cittadini che è giusto pagarle, ci fanno controlli spietati ai limiti dell’umana tollerabilità, anche di questo ne sono stato vittima e testimone, quando di fatto si tollera allegramente il commercio abusivo, che non paga tasse, inps, contributi, affitti ecc..?
E il costo sociale?
Tutto a carico nostro naturalmente, se si fanno male e finiscono in ospedale, per loro paga chi lavora in regola e un domani quando saranno vecchi e bisognosi di assistenza, saremo sempre noi a pagare!A questo punto possiamo dire a gran voce, che noi “regolari” e pagatori silenziosi di tasse e balzelli vari, siamo davvero una massa di gran deficienti!


Seguono gli interventi di Luca De Fort sui problemi del Casinò, Simone Baggioli sull'incuria dell'arredo urbano, Diego Amalberti sul problema lavoro, Massimiliano Moroni sul degrado cittadino e Salvatore Sciuto sullo stato d'abbandono di mare, spiagge e frazioni.

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11 Ottobre 2007 - collegamento GAZEBO

SANREMO, 11 E 12 OTTOBRE 2007 - LA "TV DELLA LIBERTA'" E' IN DIRETTA CON IL GAZEBO DEL CIRCOLO "NOI GENTE COMUNE"

Arriva anche a Sanremo il GAZEBO della TV DELLA LIBERTA’, la grande piazza mediatica fatta dalle persone comuni, con 2 giorni di collegamenti, giovedì 11 Ottobre e venerdì 12 Ottobre e quattro ore di DIRETTA NAZIONALE, dalle 14 alle 18, in cui a parlare saranno proprio i cittadini di Sanremo, in onda davanti ad una webcam.
Grandi preparativi e grosse attese, quindi, per una TV davvero innovativa.
L’evento è organizzato in collaborazione con il CIRCOLO DELLA LIBERTA’ “NOI GENTE COMUNE”, Presidente Luca D’Amore, che svolgerà anche la funzione di presentatore e moderatore, della diretta TV.
Il GAZEBO sarà posto all’inizio della passeggiata Imperatrice, vicino alla statua della Primavera ed interverranno gli esponenti del CIRCOLO “NOI GENTE COMUNE” e tutte le persone che ne faranno richiesta.
Molti gli argomenti trattati, che per il momento non anticipiamo, alcuni di rilevanza locale ed altri di rilevanza nazionale, ma tutti con un unico comune denominatore, le denuncie “aperte” da parte della gente comune, di tutti quei soprusi e di tutte quelle ingiustizie, che le cosiddette “brave persone”, sono costrette da sempre a subire in silenzio.
Adesso, finalmente, con la TV DELLA LIBERTA’, le ingiustizie possono essere esternate ad un’enorme platea e le preziose testimonianze della “gente comune”, faranno sicuramente riflettere e daranno maggior forza e consapevolezza a tanta altra “gente comune”, stanca di subire…
Sarà inoltre effettuata la raccolta firme “TAGLIARE SI PUO’ ANZI SI DEVE, O SI CAMBIA O SI CAMBIA!”, per ridurre i costi delle istituzioni, degli apparati dello Stato e degli enti locali.
Ricordiamo che la TV DELLA LIBERTA’ è visibile 24 ore su 24 sul canale 818 di Sky, dalle 14 alle 15 su 20 emittenti regionali, per la Liguria Telegenova e su internet all’indirizzo http://www.latvdellaliberta.it/.

RASSEGNA STAMPA:

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DIANO MARINA: RIMOSSA LA MADONNINA DALL'ASILO COMUNALE - LA "TV DELLA LIBERTA'" E IL CIRCOLO "NOI GENTE COMUNE" REALIZZANO UNO SPECIALE

La “TV DELLA LIBERTA’” torna nuovamente in riviera!
L’intervento è stato sollecitato da Luca D’Amore, Presidente del CIRCOLO DELLA LIBERTA’ “NOI GENTE COMUNE” di Sanremo.
Lo “speciale” sarà registrato martedì 9 Ottobre a Diano Marina ed avrà come tema il “trasloco” della Madonnina, all’interno della scuola materna comunale “Giuseppe Canepa”.
La responsabile pedagogica dell’asilo, la dottoressa Enrica Maria Tonola, ha spiegato che il “trasloco”, dal locale ricevimento genitori e bambini, alla più “consona” cucina (!) è stato deciso “per non urtare la sensibilità dei musulmani, per evitare qualsiasi tipo di potenziale disagio religioso tra l’utenza del plesso comunale e per rappresentare lo spirito di laicità, tolleranza ed accettazione di qualsiasi cultura della scuola”.
Attenzione però, i responsabili scolastici tengono a precisare che hanno effettuato un semplice “trasloco”, la Madonnina, infatti, non essendo più “adatta” a rappresentare tutti i bambini e tutte le civiltà è stata “sistemata” nelle cucine della scuola, tra le pentole e i coperchi (il diavolo come sappiamo fa solo le pentole, magari adesso con l’aiuto della Madonnina farà anche i coperchi…), un luogo da “addetti ai lavori” insomma, un luogo “discreto”, “nascosto”, dove possa continuare ad esercitare la sua benefica protezione, ma in maniera non troppo invasiva, i tempi cambiano anche per le Madonnine e bisogna aggiornarsi al multiculturalismo…
Il consigliere comunale con delega ai servizi sociali, Luisa Barcella, ha poi anche giustificato i responsabili dell’asilo, dichiarando che gli stessi hanno ritenuto questa soluzione più consona, al nuovo tipo d’utenza che gravita nel plesso scolastico.
A questo punto viene spontaneo domandarsi quando il prossimo “trasloco”, tra un po’ si sosterrà che non è giusto che una Madonnina vigili sulla cucina, dove sono preparati anche i cibi per i bambini musulmani…
Se non potrà più soggiornare nei luoghi aperti ai bambini e nelle cucine degli addetti ai lavori, di posti ne rimangono pochi, anzi pochissimi, forse uno solo, così, a completamento del “processo di assimilazione”, prima la Madonnina finisce in cucina ed infine nel… (fa anche rima!).

L’elemento più sconvolgente di questa tristissima vicenda è che i musulmani non ci hanno chiesto e non ci avrebbero chiesto assolutamente nulla.
Le pretese assurde di togliere i presepi, di eliminare i canti natalizi, i crocifissi o le Madonnine non arrivano dal mondo musulmano, ma da quegli italiani che diffondono i pensieri del fondamentalismo islamico, in altre parole da quella schiera di laicisti nostrani, che vorrebbero trasformare l’Italia in un ennesimo laboratorio del multiculturalismo, eliminando i simboli religiosi e umani che s’ispirano al cristianesimo, relativizzando ed uniformando le fedi, i valori e le culture.
Ricordiamo che la Vergine Maria e suo figlio Gesù, sono venerati anche dall’islam e che in 25 Paesi a maggioranza musulmana il Natale cristiano è considerato festa nazionale.
In Marocco ad esempio nel giorno di Natale le scuole rimangono chiuse e la gente è partecipe alla festività cristiana.
Le insegnanti italiane che hanno recentemente deciso di non allestire i presepi e di vietare agli studenti le canzoni di Natale, addicendo come motivazione di non voler “urtare la suscettibilità dei musulmani”, hanno subito dure critiche anche da Souad Sbai, presidente della Confederazione delle Associazioni della Comunità marocchina in Italia, che ha dichiarato “Anche per noi musulmani la figura di Gesù e quella di Maria sono importantissime e più volte ricordate dal Corano stesso, quindi non vedo perché i bimbi musulmani non possano cantarle”.
Il sospetto, sempre più concreto, è che il cosiddetto rispetto nei confronti della religione musulmana sia solo un pretesto per mascherare fini bassamente ideologici, che hanno come obiettivo principale quello di aumentare le divisioni tra la civiltà cristiana e musulmana.
I nemici del crocifisso, della Madonnina, del presepe, dei canti natalizi o comunque della festa della nascita di Gesù, abbiano il coraggio di affermare che sono nemici sia della civiltà cristiana che della civiltà musulmana e sappiano che, di fatto, sono alleati degli integralisti islamici e la smettano di strumentalizzare i musulmani impegnati a condividere un’identità italiana ed una comune civiltà dell’uomo.
La TV DELLA LIBERTA’, visibile 24 ore su 24 sul canale 818 di Sky, dalle 14 alle 15 su 20 emittenti regionali, per la Liguria Telegenova e su internet all’indirizzo http://www.latvdellaliberta.it/, trasmetterà lo speciale realizzato a Diano Marina, nelle giornate di giovedì 11 e venerdì 12 Ottobre.

COM'E' ANDATA A FINIRE?
Bene!
Certo non è stato facile, i responsabili dell'asilo ci hanno accolti così "Adesso uscite sennò io chiamo i Carabinieri", ma poi anche grazie all'intervento del Sindaco di Diano Marina, la Madonnina è tornata al suo posto!
C'è voluto insomma, un intervento dall'alto...

RASSEGNA STAMPA:

http://www.rivieranews.it/it/internal.php?news_code=48913

http://www.ligurianotizie.it/news.php?news_id=28878

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19 Ottobre 2007 - intervento telefonico di Luca D'Amore (03:44:26)