INTERVISTA DE "IL GIORNALE" (1 GIUGNO 2007) A MICHELA VITTORIA BRAMBILLA E SILVIO BERLUSCONI SUI NASCENTI "CIRCOLI DELLA LIBERTA'"

"Vogliamo dare voce all'Italia - spiega Michela Vittoria Brambilla, presidente nazionale dei Circoli della Libertà - essere una sorta di antenna parabolica in grado di captare quel che pensa oggi veramente la gente, mentre è immersa nel suo tran tran quotidiano".
"La domanda che pongo ai nostri lettori è una sola, ma non è di poco conto: chi non fa il politico di professione ha lo stesso diritto di parola e di opinione su quel che succede e non succede in questo Paese, oppure no?
Molti cittadini, io compresa, pensano proprio di sì; ed è appunto questa l'idea che ha fatto nascere, in tutta Italia, i Circoli della Libertà.

E continua Michela Vittoria Brambilla: "E tanto vale chiarire subito anche un'altra cosa.
Le persone che operano in questi Circoli non si considerano affatto politici avventizi o, peggio ancora, candidati mestieranti, per una politica di serie B.
Insomma, non hanno alcuna intenzione di soppiantare questo o quel politico, e chi pensa il contrario non ha proprio compreso lo spirito che muove questo movimento, che anzi ha ben altri obiettivi.
Primo tra tutti quello di raccogliere e poi trasmettere, anche alle istituzioni e ai palazzi della politica, idee, sentimenti, emozioni, e soprattutto esigenze del cittadino che non ha sul bavero i galloni della politica".

Sui Circoli della Libertà, poi, Berlusconi afferma: "Sono un'iniziativa che nasce dalla gente e che deve mettere radici in ogni nostra città e in ogni nostro paese.
Gli obiettivi che devono perseguire sono molteplici: diffondere la conoscenza di ciò che abbiamo realizzato con il nostro governo e di quello che intendiamo realizzare per completare l'opera di cambiamento e di ammodernamento di questo paese.
Un'altra importante finalità è quella di mettere insieme tutti i sostenitori del centro destra liberale e promuovere così in futuro la nascita di un grande partito della libertà.
Infine i Circoli devono fare da collettore tra le esigenze del paese reale e il mondo della politica.
Quindi nessuna sovrapposizione di ruoli con i movimenti politici, ma strumenti che, coordinati tra loro, contribuiscano alla realizzazione di quel sogno che è nella mente e nel cuore di tutti noi: vivere in un paese moderno dove nessuno debba temere che vada al potere il suo avversario politico".